Il Giudice per le indagini preliminari dispone il prosieguo delle indagini
Un nostro assistito del Sud Italia continuava a ricevere richieste di rientro da parte della sua banca per via di un presunto saldo passivo sul suo conto corrente.
A seguito di ns. analisi la situazione era in realtà l’esatto opposto: non solo non vi erano debiti, ma bensì crediti a causa dell’applicazione di interessi anatocistici, interessi commissioni e spese mai pattuite, e soprattutto interessi usurari.
Contattata la banca e fatto presente attraverso vari incontri tutto quello che era stato rilevato, quest’ultima non ha voluto accettare trattative e poi facendo finta di nulla ha dato mandato ad una società di recupero crediti che ha minacciato l’assistito di azionarsi giudizialmente nel caso di mancato pagamento a stretto giro.
Rilevata una condotta usuraria ed estorsiva dei rappresentanti dell’istituto, che ben consapevoli dell’inesistenza del credito si sono comunque mossi per il recupero di quest’ultimo, abbiamo proceduto a depositare denuncia querela presso la competente Procura della Repubblica.
Dopo qualche mese il Pubblico Ministero decide di richiedere l’archiviazione del caso nonostante il suo consulente avesse rilevato l’applicazione di interessi usurari in fase di indagini, in quanto non ravvisava gli estremi per procedere contro i rappresentanti dell’istituto.
Abbiamo proceduto ad opporci a quanto deciso dal Pubblico Ministero e a presenziare alla successiva udienza fissata, e oggi riceviamo l’ordinanza con la quale il Giudice per le indagini preliminari dispone il prosieguo delle indagini che prevederanno sia l’individuazione dei vari soggetti che hanno deliberato le condizioni economiche dei rapporti oggetto della denuncia, sia ad individuare quali direttive hanno seguito.
Aspetto ancora più importante e interessante è che il Giudice indica chiaramente come debbano essere individuati anche i soggetti che hanno deliberato la decisione di dare mandato alla società di recupero crediti,
Un ottimo risultato che mostra ancora una volta come non ci si debba arrendere difronte alla prima difficoltà o al primo diniego.