A proposito di amicizia tra cliente e Direttore di Banca...
Un’altra ottima risultanza dovuta a precise e dettagliate verifiche e perizie che contestavano il rapporto bancario. A nulla sono valse le affermazioni accordate dal presunto amico del nostro correntista, cioè il direttore di filiale della Banca, il quale giurava che il trattamento riservato al nostro correntista fosse proprio amichevole e mai e poi mai avrebbe approfittato di lui.
Spergiuro (come dico sempre ai miei assistiti), l’amicizia è un’altra cosa.
La Banca è una Spa e i suoi sottoposti devono fare utili, poco importa l’amicizia.
I realtà, a seguito di nostre perizie e contestazioni, il giudice ha nominato il CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) e quest’ultimo ha confermato tutte le anomalie e gli illeciti che le nostre analisi avevano rilevato.
In definitiva: da un debito secondo la Banca di € 251.204,00, è stato riconosciuto un credito, a seguito della relazione del consulente tecnico del Tribunale, di € 196.448,93.
Per fortuna il Direttore di Filiale gli era amico!