Il decreto liquidità permette agli imprenditori di ottenere prestiti dalle banche con garanzia da parte dello Stato. Ma è davvero uno scenario così paradisiaco?
Faccio una serie di considerazioni senza scendere troppo nel dettaglio:
1) tutto si basa sull'indebitamento, perché un prestito come ben sapete va restituito! Quindi l'imprenditore riesce sì per un breve periodo a "tappare" i buchi, ma poi si ritrova comunque con i restanti debiti da pagare più questo finanziamento da restituire, e quindi siamo a punto da capo
2) siamo sicuri che i prestiti saranno rilasciati dalle banche in modo tale che l'impresa abbia davvero liquidità? Mi spiego: se ho un debito con la Banca Rossi, alla quale chiedo l'erogazione del finanziamento, la banca potrebbe mettere come condizione il fatto di chiudere prima i debiti con lei, e poi con il resto arrangiarsi. Non sarebbe neanche una cosa nuova che la banca dicesse "ti erogo il finanziamento, a condizione che compri obbligazioni/azioni/derivati ecc"
Quindi le banche ci guadagneranno 2 volte: se il rapporto chiuso era pieno di illeciti (usura anatocismo), con somme da restituire al correntista, questo verrà chiuso dal finanziamento con la garanzia statale, che comunque in maniera esplicita o implicita prevedrà spese, commissioni o interessi.
Oppure in un momento di difficoltà gli istituti di credito si presenteranno alla porta dell'imprenditore proponendo altri finanziamenti (viziati) per chiudere finanziamenti, prodotti finanziari ecc, scenari che già conosciamo.
Attenzione quindi ad aver a che fare con le banche nei momenti di difficoltà! Consiglio a tutti, prima di intraprendere la strada del finanziamento con la garanzia statale, di consultarsi con professionisti seri e preparati nel contenzioso bancario e nella crisi d'impresa, per valutare al meglio la posizione e capire come potersi muovere.