Un piccolo imprenditore campano, come milioni di italiani oggi, ha qualche problema nel rientrare nel fido di conto corrente e a pagare le rate di un prestito chirografario.
La grande e potente banca nazionale, come al solito, non sente ragioni e diventa ogni giorno più insistente e aggressiva, reclamando i quattrini del presunto debito.
Sembra una partita persa in partenza, ma accade che il nostro assistito napoletano si rivolga al nostro Studio, che faccia analizzare i rapporti e che emergano le frequenti criticità che riscontriamo con le nostre perizie.
Lo contestiamo alla banca che, come sempre, risponde che non c’è nulla di irregolare.
Non molliamo, e dopo una lunga trattativa si arriva all’accordo che prevede uno “sconto” di circa l’ottanta per cento su quanto l’istituto di credito affermava di avanzare, cioè 34.184,78 euro. Il nostro assistito quindi alla fine ha pagato solamente 7.000,00 euro.